Gli Stati parti devono sforzarsi di garantire che il fanciullo non sia privato del diritto di beneficiare di tali servizi. Articolo 7) Il fanciullo dovrà essere registrato immediatamente dopo la nascita ed a partire da essa avrà diritto ad un nome, ad acquisire una nazionalità e, nella misura del possibile, a conoscere i propri genitori ed essere da essi accudito. Articolo 5) Gli Stati parti rispettano le responsabilità, i diritti ed i doveri dei genitori o, all’occorrenza, dei membri della famiglia allargata o della comunità, secondo quanto previsto dalle usanze locali, dei tutori o delle altre persone legalmente responsabili del fanciullo, di impartire a quest’ultimo, in modo consono alle sue capacità evolutive, l’orientamento ed i consigli necessari all’esercizio dei diritti che gli riconosce la presente Convenzione. A questo proposito i bisogni dei paesi in via di sviluppo devono essere tenuti in particolare considerazione. In nessun caso deve essere costretto o autorizzato ad assumere un occupazione o un impiego che nuocciano alla sua salute o che ostacolino il suo sviluppo fisico, mentale, o morale. Il Comitato può raccomandare all’Assemblea generale di chiedere al Segretario generale di intraprendere a suo nome studi su temi specifici relativi ai diritti del fanciullo; Nessuna disposizione del presente articolo o dell’articolo 28 deve essere interpretata quale interferenza nella libertà degli individui e degli enti di creare e dirigere istituzioni educative, a condizione che i principi enunciati nel paragrafo 1 del presente articolo siano rispettati e che l’istruzione impartita in tali istituti risulti conforme alle norme minime prescritte dallo Stato. Il 20 novembre 1989 finalmente fu presentata la “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” (Convention on the Rights of the Child), adottata all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed entrata in vigore nel settembre 1990. Il 20 novembre è la giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza: una giornata per riflettere sui rischi di bullismo e cyberbullismo… L’individuo e la tutela internazionale dei diritti umani. Nel 1924, basandosi su quel testo, venne redatta la Dichiarazione di Ginevra che rappresentò poi la base per la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, adottata dall’Onu il 20 novembre 1959, quest’ultima ispirò l’attuale e definitiva convenzione. – inculcare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dei principi enunciati nello Statuto delle Nazioni Unite; Articolo 43) Al fine di esaminare i progressi compiuti dagli Stati parti nella realizzazione degli obblighi da essi contratti in virtù della presente Convenzione, sarà istituito un Comitato sui diritti del fanciullo, che svolgerà le funzioni qui sotto indicate. Questo articolo prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. – nel diritto internazionale in vigore in quello Stato. – rendere l’istruzione superiore accessibile a tutti sulla base delle capacità, con ogni mezzo appropriato; Gli Stati parti si accerteranno inoltre che la presentazione di tale domanda non comporti conseguenze negative per i richiedenti ed i membri della loro famiglia. Articolo 19) Gli Stati parti adotteranno ogni misura appropriata di natura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per proteggere il fanciullo contro qualsiasi forma di violenza, danno o brutalità fisica o mentale, abbandono o negligenza, maltrattamento o sfruttamento, inclusa la violenza sessuale, mentre è sotto la tutela dei suoi genitori, o di uno di essi, del tutore o dei tutori o di chiunque altro se ne prenda cura. ——————————————————————————————————————————. La responsabilità di allevare il fanciullo e di garantire il suo sviluppo incombe in primo luogo ai genitori o, all’occorrenza ai tutori Nell’assolvimento del loro compito essi debbono venire innanzitutto guidati dall’interesse superiore del fanciullo. Gli Stati parti devono prendere tutte le misure efficaci ed appropriate per abolire le pratiche tradizionali che possono risultare pregiudizievoli alla salute dei fanciulli. Gli Stati parti si impegnano ad assicurare che le istituzioni, i servizi e le strutture responsabili della cura e della protezione dei fanciulli siano conformi ai criteri normativi fissati dalle autorità competenti, particolarmente nei campi della sicurezza e dell’igiene r per quanto concerne la consistenza e la qualificazione del loro personale nonché l’esistenza di un adeguato controllo. La Camera ha approvato il disegno di legge Zan: violenze e discriminazioni basate su omofobia e transfobia equiparate a quelle su base razziale. In relazione ai particolari bisogni di un fanciullo disabile, I’ assistenza fornita in conformità al paragrafo 2 sarà gratuita. 196 paesi si sono impegnati a rispettare i principi generali e i diritti fondamentali in essa contenuti, ovvero tutto il mondo eccetto Stati Uniti e Somalia. Ricordiamo anche la legge 285 del 27 agosto 1997: «Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza», che finanzia progetti e piani territoriali che localmente puntano a garantire a tutti i cittadini minorenni nuove e migliori opportunità di crescita e di sviluppo, a promuovere l’affidamento familiare e l’adozione, a prevenire la violenza e gli abusi o a recuperarne le vittime, a favorire l’integrazione dei minori disabili e stranieri, a sostenere i bambini ospedalizzati, quelli con genitori in carcere o sieropositivi. – nessun fanciullo debba essere privato della sua libertà illegalmente o arbitrariamente l’arresto, la detenzione o l’imprigionamento di un fanciullo devono venire utilizzati esclusivamente come misura estrema, e per il periodo più breve possibile; Se vengono nuovamente designati, sono rieleggibili. Cos’è la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Rimani aggiornato sulle notizie dal mondo della sostenibilità, Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Uncrc). considerato che la necessità di tale particolare protezione è stata Dichiarazione del 1924 sui diritti del fanciullo ed è stata riconosciuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo come anche negli statuti degli Istituti specializzati e delle Organizzazioni internazionali che si dedicano al benessere dell’infanzia; La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è il trattato sui diritti umani più ratificato della storia. – assicurare che l’adozione del bambino venga autorizzata solo dalle autorità competenti che verifichino in conformità alla legge ed alle procedure applicabili e sulla base di tutte le informazioni pertinenti ed attendibili che l’adozione possa aver luogo tenuto conto della situazione del fanciullo rispetto ai genitori, ai parenti ed ai tutori e che, all’occorrenza le persone interessate abbiano dato il loro assenso consapevole all’adozione, dopo essersi avvalse delle consultazioni e consigli necessari in materia; Le parole, i disegni, i colori, la carta di questa pubblicazione sono pensati per parlare ai bambini. Principio nono: il fanciullo deve essere protetto contro ogni forma di negligenza, di crudeltà o di sfruttamento. Età consigliata: dai 4 anni in su. Articolo 44) Gli Stati parti s’impegnano a sottoporre al Comitato, tramite il Segretario generale delle Nazioni Unite, rapporto sulle misure da essi adottate per applicare i diritti riconosciuti nella presente Convenzione e sui progressi compiuti nella realizzazione di questi diritti: tenuto presente che la necessità di accordare speciale protezione al fanciullo è stata stabilita nella Dichiarazione di Ginevra sui diritti del fanciullo del 1924 e nella Dichiarazione dei diritti del fanciullo adottata dalle Nazioni Unite nel 1959, ed è stata riconosciuta nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, nel Patto internazionale sui diritti civili e politici (in particolare negli articoli 23 e 24) e nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (in particolare nell’articolo 10) e negli statuti e strumenti pertinenti delle agenzie specializzate e delle organizzazioni internazionali operanti nel campo della protezione dell’infanzia. Gli Stati parti devono adottare ogni possibile misura per garantire che nessuna persona in età inferiore ai 15 anni prenda direttamente parte alle ostilità. Articolo 20) Un fanciullo che venga privato, permanentemente o temporaneamente del suo ambiente familiare o che nel suo proprio interesse non possa essere lasciato in tale ambiente. L’esercizio di questo diritto può essere sottoposto a talune restrizioni che però siano soltanto quelle previste dalla legge e quelle necessarie: In questo documento fu rivisto il testo di Ginevra valutando il bambino anche in ambito pedagogico e non solo assistenziale; venne presa in considerazione la formazione religiosa e il diritto all’istruzione. Gli Stati parti debbano rispettare il diritto del fanciullo separato da entrambi i genitori o da uno di essi di mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò sia contrario all’interesse superiore del fanciullo. I rapporti redatti in base a questo articolo indicheranno i fattori e le eventuali difficoltà che impediscano agli Stati parti di assolvere pienamente gli obblighi previsti nella presente Convenzione. UDA sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. In questa pubblicazine troverai un riassunto della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e le ragioni per cui è stata creata. Articolo 32) Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e qualsiasi tipo di lavoro rischioso o che interferisca con la sua educazione o che sia nocivo per la sua salute o per il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale. Articolo 22) Gli Stati parti devono prendere appropriate misure per garantire al fanciullo che cerchi di ottenere lo status di rifugiato o che sia considerato rifugiato in virtù delle leggi e procedure internazionali o interne, che sia solo o accompagnato dai genitori o da qualsiasi altra persona la fruizione di un’adeguata protezione ed assistenza umanitaria per consentirgli strumenti internazionali relativi ai diritti umani o di carattere umanitario, di cui i suddetti Stati siano parti. Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e depositata il 5 settembre 1991, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza racchiude in un unico trattato l’intera gamma dei diritti civili politici, economici, sociali e culturali dei bambini, elevandoli a tutti gli effetti a soggetti di diritto. Grazie all’adozione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Uncrc), approvata nel 1989, i bambini non sono più stati visti come oggetti passivi che dovevano essere assistiti, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni da prendere e che sono titolari di diritti inalienabili. Parte seconda Le riserve possono essere ritirate in qualsiasi momento mediante notifica indirizzata al Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ne informerà gli Stati parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Il 6 gennaio del 1920 questo testo divenne “la Dichiarazione dei diritti dell’Infanzia” e, su iniziativa del Comitato Internazionale della Croce Rossa, fu fondata a Ginevra l’«Unione internazionale per il soccorso all’infanzia». Articolo 28) Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo ad avere un’educazione e, nell’ottica della progressiva piena realizzazione di tale diritto e sulla base di eguali opportunità, devono in particolare: Tale assistenza alternativa può comprendere. 3. La Dichiarazione dei diritti del fanciullo propriamente detta è stata stilata e firmata dalla Società delle Nazioni nel 1924. – promuovere I’ elaborazione di appropriati principi direttivi destinati a tutelare il fanciullo contro l’informazione ed i programmi che nuocciano al suo benessere, tenuto conto delle disposizioni degli articoli 13 e 18. Gli Stati parti devono adottare appropriate misure per assicurare che i fanciulli i cui genitori svolgano un’attività lavorativa abbiano il diritto di beneficiare di servizi e di strutture destinati alla vigilanza dell’infanzia, se in possesso degli appositi requisiti per usufruirne. Articolo 25) Gli Stati parti riconoscono al fanciullo sottoposto dalle autorità competenti a cure, prevenzione o trattamento fisico o mentale, il diritto ad un riesame periodico di tale trattamento e di qualsiasi altra circostanza relativa alla sua sistemazione. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare la convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989. A tal fine, verrà in particolare offerta al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in qualunque procedimento giudiziario o amministrativo che lo riguardi, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un’apposita istituzione, in conformità con le regole di procedura della legislazione nazionale. “Vi chiedo di ascoltare il vostro cuore e di lottare per quello in cui credete davvero”. Per lo Stato che ratifichi la presente Convenzione o vi aderisca dopo il deposito del ventesimo strumento di ratifica o di adesione, la Convenzione entrerà in vigore trenta giorni dopo il deposito dello strumento di ratifica o di adesione da parte di tale Stato. – promuovere lo sviluppo di varie forme di istruzione secondaria sia generale che professionale, renderle utilizzabili ed accessibili a tutti i fanciulli, e adottare misure appropriate quali l’introduzione della gratuità dell’insegnamento e l’offerta di un’assistenza finanziaria nei casi di necessità: Thirty years ago, world leaders made a historic commitment to the world’s children by adopting the United Nations Convention on the Rights of the Child – an international agreement on childhood.. It’s become the most widely ratified human rights treaty in history and has … Il film è ispirato alla storia vera di Iqbal Masih, il giovanissimo lavoratore e attivista pakistano divenuto icona della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile. Almeno quattro mesi dalla data di ciascuna elezione, il Segretario generale delle Nazioni Unite invierà una lettera agli Stati parti con l’invito a sottoporgli i rispettivi nominativi entro due mesi. Spesso diventa un accessorio da sfoggiare, a volte un lasciapassare, altre un mero attestato sociale. Articolo 14) Gli Stati parti devono rispettare il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione Adottata nel 1989, la Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Onu riconosce per la prima volta che anche i bambini godono di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Articolo 48) La presente Convenzione resterà aperta all’adesione di qualsiasi Stato Gli strumenti di adesione verranno depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. – incoraggiare la cooperazione internazionale allo scopo di promuovere la produzione, lo scambio e la diffusione di un’informazione e di programmi di questa natura provenienti da diverse Fonti culturali nazionali ed internazionali; e che tenga conto della sua età, nonché dell’esigenza di facilitare il suo reinserimento nella società e di fargli assumere un ruolo costruttivo in seno a quest’ultima. riconosciuto che il fanciullo, per il pieno ed armonioso sviluppo della sua personalità, deve crescere in un ambiente familiare, in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione. La storia della Convenzione sui diritti dell’infanzia Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e depositata il 5 settembre 1991, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza racchiude in un unico trattato l’intera gamma dei diritti civili politici, economici, sociali e culturali dei bambini, elevandoli a tutti gli effetti a soggetti di diritto. – adottare misure, ogniqualvolta risulti possibile ed auspicabile per trattare i casi di tali fanciulli senza far ricorso a procedimenti giudiziari, a condizione che il diritto umano e le garanzie legali siano pienamente rispettati. Il 6 gennaio del 1920 questo testo divenne “la Dichiarazione dei diritti dell’Infanzia” e, su iniziativa del Comitato Internazionale della Croce Rossa, fu fondata a Ginevra l’«Unione internazionale per il soccorso all’infanzia». Gli Stati parti devono promuovere e favorire la cooperazione internazionale in materia di educazione, in particolare al fine di contribuire all’eliminazione dell’ignoranza e dell’analfabetismo nel mondo intero e facilitando l’accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche ed ai metodi di insegnamento. che l’umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di se stessa. Per tanti, la sostenibilità sta diventando una necessità impellente, per altri è soprattutto un obbligo. Studi sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - 2021-858-1 Studi sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza 2021-858-1 Il Comitato sarà composto di 10 esperti di alta qualità morale e riconosciuta competenza nel campo disciplinato dalla presente Convenzione. – garantire che tutti i membri della società in particolare i genitori ed i fanciulli, siano informati sull’uso di conoscenze di base circa la salute e la nutrizione infantile, i vantaggi dell’allattamento materno, l’igiene personale ed ambientale, la prevenzione degli incidenti, e beneficino di un aiuto che consenta loro di avvalersi di queste informazioni; – successivamente ogni cinque anni. Cosa può cambiare ora per i nativi americani. Le leggi sulla protezione e la partecipazione dei giovani nella società I diritti dei minori sono stati riconosciuti solennemente nel 1989 dall'ONU con l'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia. – fissare l’età minima per essere ammessi ad un impiego; Gli Stati parti devono rispettare e promuovere il diritto del fanciullo a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l’organizzazione di adeguate attività di natura ricreativa, artistica e culturale in condizioni di uguaglianza. Articolo 16) Nessun fanciullo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia nella sua casa o nella sua corrispondenza, né a lesioni illecite del suo onore e della sua reputazione. considerato che il fanciullo, a causa della sua immaturità fisica e intellettuale, ha bisogno di una particolare protezione e di cure speciali compresa una adeguata protezione giuridica, sia prima che dopo la nascita; Articolo 51) Il Segretario generale riceverà e comunicherà a tutti gli Stati il testo delle riserve apposte dagli Stati al momento della ratifica o dell’adesione. – nessun fanciullo sia soggetto a tortura o a trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti; né la pena capitale, né l’ergastolo senza possibilità di liberazione debbano venire irrogate per reati commessi da persone in età inferiore ai 18 anni; Gli Stati parti devono prendere ogni misura appropriata per assicurare che la disciplina scolastica venga impartita rispettando la dignità umana del fanciullo ed in conformità alla presente Convenzione. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia. – prendere provvedimenti atti ad incoraggiare la regolare frequenza scolastica e la riduzione dei tassi di abbandono. L’Italia l’ha ratificata con il 27 maggio 1991. Per quanto attiene i diritti economici, sociali e culturali, gli Stati parti adottano tali misure in tutta la gamma delle risorse di cui dispongono e, all’occorrenza, nel quadro della cooperazione internazionale. – preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera in uno spirito di comprensione di pace di tolleranza di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti popoli, gruppi etnici, nazionali e religiosi e persone di origine autoctona; La prima categoria di diritti che i bambini vantano, siano essi figli naturali o legittimi, riguardano i genitori, visto che la famiglia, così come definita dall'art. Articolo 53) Il Segretario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite è il depositario della Convenzione. Articolo 46) La presente Convenzione è aperta alla firma di tutti gli Stati. – rendere l’informazione educativa e l’orientamento professionale disponibile ed alla portata di tutti i fanciulli; In seguito ai disastrosi avvenimenti della prima guerra mondiale, il mondo intero sentì il bisogno di sancire quelli che dovevano essere i diritti inalienabili anche dei bambini e degli adolescenti. A tal fine gli Stati parti devono fornire la cooperazione, che riterranno necessaria, ad ogni sforzo compiuto dalle Nazioni Unite e dalle altre organizzazioni intergovernative e non governative competenti che collaborano con I’ Organizzazione delle Nazioni Unite per proteggere ed aiutare i fanciulli che si trovino in simili condizioni e per rintracciare i genitori o altri membri della famiglia di qualsiasi bambino rifugiato al fine di ottenere le informazioni necessarie alla riunificazione della famiglia. – prendere tutte le debite misure atte a garantire che, nell’ adozione in un altro paese, la sistemazione del fanciullo non comporti un lucro finanziario illecito per quanti vi siano implicati; In caso di morte di un membro del Comitato, o di sue dimissioni, o di suo impedimento ad assolvere il proprio compito per qualsiasi altro motivo, lo Stato parte che ha designato tale membro provvederà a designare un altra esperto tra i propri cittadini fino alla scadenza del rispettivo mandato, su approvazione del Comitato. Il 26 settembre del 1924, con il nome di Dichiarazione di Ginevra, il testo fu fatto proprio dall’Assemblea della Società delle Nazioni. – qualsiasi fanciullo privato della libertà debba avere il diritto di potersi prontamente avvalere dell’assistenza legate o di qualsiasi altra natura, nonché del diritto di contestare la legittimità di tale privazione di libertà davanti ad un tribunale o un’altra autorità competente, indipendente e imparziale, e il diritto ad una rapida decisione sul suo caso. Tali prestazioni dovrebbero essere garantite, quando il caso lo richieda, tenuto conto delle risorse e delle specifiche condizioni del fanciullo e delle persone responsabili del suo mantenimento nonché di ogni altra considerazione pertinente in materia per quanto concerne la richiesta di prestazioni fatte dal fanciullo o a suo nome. 10 bis. I diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione e a prescindere da ogni considerazione di opinione politica o altra del bambino o dei suoi genitori. Principio decimo: il fanciullo deve essere protetto contro le pratiche che possono portare alla discriminazione razziale, alla discriminazione religiosa e ad ogni altra forma di discriminazione Deve essere educato in uno spirito di comprensione, di tolleranza, di amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza universale, e nella consapevolezza che deve consacrare le sue energie e la sua intelligenza al servizio dei propri simili. | 20063 Cernusco sul Naviglio MI | P.IVA 05980930969 | REA MI 1863587 | Powered by. I rapporti devono anche contenere informazioni sufficienti che consentano al Comitato di avere un’idea precisa in merito all’attuazione della Convenzione in quel paese. Tali misure protettive comprenderanno, all’occorrenza procedure efficaci per l’istituzione di programmi sociali miranti a fornire l’appoggio necessario al fanciullo ed a coloro ai quali è affidato, nonché per altre forme di prevenzione e ai fini di identificazione, di rapporto, di ricorso, d’inchiesta, di trattamenti e di procedimenti nei casi di maltrattamento del fanciullo di cui sopra, e potranno altresì comprendere procedure d’intervento giudiziario. Il Comitato può richiedere agli Stati parti ogni ulteriore informazione relativa all’applicazione della Convenzione. Parte prima Articolo 42) Gli Stati parti si impegnano a far conoscere diffusamente i principi e le norme della Convenzione, in modo attivo ed adeguato, tanto agli adulti quanto ai fanciulli. Principio ottavo: in tutte le circostanze, il fanciullo deve essere fra i primi a ricevere protezione e soccorso. essere sollecitamente e direttamente informato delle accuse a suo carico, o all’occorrenza, tramite i suoi genitori o tutori, ed avere l’assistenza legale o di altra natura nella preparazione e presentazione della sua difesa; Il Comitato adotta il suo regolamento interno. Il testo rappresenta la prosecuzione e il perfezionamento di precedenti trattati, come la prima Carta dei Diritti del Bambino, scritta nel 1923 da Eglantyne Jebb, in seguito fondatrice di Save the Children. L’elezione sarà effettuata nel corso di una riunione degli Stati parti convocata dal Segretario generale nella sede delle Nazioni Unite. L’elaborazione di questo nuovo documento fu alquanto travagliata e durò dieci anni. Gli Stati parti devono prendere misure di natura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per garantire l’applicazione di questo articolo A tal fine, e tenuto conto delle disposizioni pertinenti di altri strumenti internazionali, gli Stati parti devono in particolare: Informativa cookies Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. avere la propria causa istruita senza indugi da un organo giudiziario o da un’autorità competente, indipendente e imparziale in un’udienza equa e conforme alla legge, in presenza del legale o con altra adeguata assistenza, a meno che ciò non sia considerato Contrario all’interesse superiore del fanciullo, ed in particolare in ragione della sua età o condizione, nonché di quella dei suoi genitori o tutori;