Questa serie di fallimenti uniti alle enormi perdite rumene a Stalingrado, fecero vertiginosamente crollare il consenso di Antonescu. L'esercito russo era demoralizzato e quasi privo di rifornimenti. Solo le piogge insistenti e le strade impraticabili salvarono i resti dell'esercito romeno; più di 150.000 soldati furono catturati dai tedeschi. Mentre l'esercito romeno avanzava in Transilvania, il generale August von Mackensen lanciò il primo contrattacco, guidando una forza multinazionale composta dalla 3ª Armata bulgara, una brigata tedesca e due divisioni del VI Corpo d'armata ottomano, che giunsero in Dobrugia dopo l'inizio dei primi scontri. 25 Ottobre – 1˚ Novembre 1936. Scegliendo la Transilvania come obiettivo iniziale, si trascurò la presenza dell'esercito bulgaro alle proprie spalle. Come risultato del patto Molotov-Ribbentrop, la Romania si vide imporre dall'URSS nel giugno 1940 la cessione della Bassarabia e, con sorpresa, anche della Bucovina settentrionale che in precedenza era appartenuta all'Austria e non alla Russia. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. In un periodo di tempo relativamente breve, le città di Brașov, Făgăraș e Miercurea Ciuc furono catturate e venne raggiunta la periferia di Sibiu. Il nome del generale francese è tuttora ricordato dai romeni, che lo hanno dato ad una loro cittadina (, https://archive.org/stream/kingscompletehi00kinggoog#page/n260/mode/2up, The Great War . precendenza era appartenuta all'Austria e non alla Russia. 18 Settembre 1931. Il piano (la cosiddetta offensiva Flămânda) era di attaccare le retrovie delle Potenze Centrali attraversando il Danubio a Flămânda, mentre le forze romene e russe poste sul fronte avrebbero dovuto lanciare un'offensiva in direzione sud verso Cobadin e Kurtbunar. Romania durante la seconda guerra mondiale. L'attacco di Mackensen minacciava di tagliare fuori metà dell'esercito romeno per cui il comandante supremo, generale Prezan, tentò un disperato contrattacco ai danni delle truppe di Mackensen. Infine, i romeni non concentrarono in alcun luogo le proprie forze, perdendo in potenza di combattimento. I tedeschi riuscirono a riparare i giacimenti petroliferi intorno a Ploiești ed entro la fine della guerra estrassero un milione di tonnellate di petrolio. La presenza russa sul fronte romeno ammontava a 1.000.000 di uomini.[16]. L'11 novembre, Rommel guidò una compagnia da montagna del Württemberg alla conquista del Monte Lescului. Resources . Gli austro-ungarici inviarono a loro volta quattro divisioni a rinforzo delle proprie linee, ed entro la metà di settembre l'offensiva fu arrestata. Il problema principale incontrato durante i negoziati fu evitare di trovarsi a combattere su due fronti: uno in Dobrugia contro il regno di Bulgaria ed uno in Transilvania, e di ottenere il riconoscimento scritto delle conquiste territoriali effettuate durante il conflitto. Il re di Romania, Carlo I di Hohenzollern, aveva siglato un trattato segreto con la Triplice Alleanza nel 1883 che prevedeva che la Romania entrasse in guerra solo nel caso in cui l'Impero austro-ungarico fosse stato attaccato. Romeni e russi furono costretti a ritirarsi nei pressi di Costanza (occupata dalle Potenze Centrali il 22 ottobre). Inoltre, requisirono due milioni di tonnellate di grano ai contadini romeni. Inizialmente gli attaccanti incontrarono la sola opposizione della 1ª Armata austro-ungarica, la quale fu spinta all'indietro verso l'Ungheria. La politica di Antonescu, Guardia di Ferro e avvicinamento all'Asse, Storia militare della Romania nella seconda guerra mondiale, Occupazione della Bessarabia e della Bucovina settentrionale, Fine della seconda guerra mondiale in Europa, Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Persecuzione dei serbi durante la seconda guerra mondiale, Stupri durante l'occupazione del Giappone, Stupri durante l'occupazione della Germania, Stupri durante la liberazione della Francia, Stupri durante la liberazione della Polonia, Prigionieri di guerra giapponesi nella seconda guerra mondiale, Crimini nazisti contro i prigionieri di guerra sovietici, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Romania_nella_seconda_guerra_mondiale&oldid=113952429, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. A questo scopo, era necessario ottenere le seguenti garanzie: una clausola che evitasse la possibilità di pace separata, status uguale agli altri alleati alla conferenza di pace, assistenza da parte russa contro la Bulgaria, un'offensiva Alleata contro quest'ultima, e l'invio regolare di rifornimenti da parte Alleata. Queste risorse furono vitali nel mantenere la Germania in guerra fino alla fine del 1918.[17]. Paul von Hindenburg scrisse: «È certo che ad uno stato piccolo come la Romania non è stato mai dato prima un ruolo così importante, e così decisivo per le sorti del mondo in un momento così favorevole. [19], Il fallimento sul fronte romeno da parte dell'Intesa fu anche il risultato di numerosi fattori al di là del controllo romeno. Nel frattempo, il capo di Stato Maggiore tedesco, generale Erich von Falkenhayn aveva correttamente assunto che la Romania avrebbe preso le parti degli Alleati ed aveva approntato dei piani per affrontarla. I rinforzi russi, comandati dal generale Andrej Zajončkovskij riuscirono a fermare l'armata di Mackensen prima che questa potesse tagliare la linea ferroviaria che collegava Costanza con Bucarest. All'inizio della guerra e per tutta la sua durata, l'esercito rumeno soffrì di gravi carenze, nonostante fosse molto numeroso e disponesse di soldati valorosi. Il comando generale passò a Falkenhayn (recentemente rimosso dall'incarico di capo di Stato Maggiore tedesco) che iniziò il proprio contrattacco il 18 settembre. Sconfitti i romeni si ritirarono sulle montagne e le truppe tedesche catturarono il passo di Turnu Roșu. Seconda Guerra Mondiale: cronologia del conflitto e approfondimento su cause, conseguenze e alleanze del più sanguinoso conflitto della storia. Il che non era bilanciato con un addestramento ed equipaggiamento adeguato. L'esito della Battaglia di Nikolaevka fu un successo tattico delle residue forze dell'Asse, che riuscirono a sottrarsi così all'accerchiamento e quindi all'annientamento completo. Paul von Hindenburg, Out of My Life, Vol. Con un esercito ormai ridotto a pochi reparti decimati, il re Michele decise che era giunto il momento di intervenire, così il 23 agosto 1944 firmò una resa incondizionata con Mosca schierandosi con essa contro i tedeschi. Una riunione simile fu organizzata dalla minoranza ungherese a Cluj, il 22 dicembre. Il 1º dicembre, l'esercito romeno lanciò la propria offensiva. Da qualche anno le potenze … Il Giappone invade la Manciuria. Holt (New York: Harper & Brothers, 1927), 243. Questa impressione venne smentita appena due giorni dopo; infatti Antonescu si autoproclamò Conducător (l'equivalente di Duce o Führer), e costrinse il Re ad abdicare a favore del figlio Michele. Tale opinione fu tuttavia accantonata da parte di Whitehall, e quindi egli firmò un accordo militare con la Romania il 13 agosto 1916. Dopo essere riusciti a spezzare il fronte austro-ungarico durante la Battaglia di Mărăști, russi e romeni dovettero arrestare la propria avanzata a causa dell'esito disastroso dell'offensiva Kerenskij. A questo punto, però, Ion Antonescu e tutto l'alto comando rumeno fecero un errore imperdonabile: infatti, con il grosso delle truppe continuarono a penetrare in profondità nel Caucaso, venendo con l'arrivare del gelo sistematicamente annientati e rigettati indietro. La rassegnazione del governo di Bucarest di fronte alle perdite territoriali, gettarono così i rumeni in un profondo stato di rabbia e risentimento verso Carlo Il che sarà una delle ragioni del crescente appoggio popolare dato alla Guardia Di Ferro, che farà dell'arrendevolezza del Re uno dei suoi punti di forza. [10] Secondo alcuni storici militari americani, la Russia differì l'approvazione delle richieste romene perché preoccupata dalla possibile rivendicazione della Bessarabia, territorio a maggioranza romena e sotto il controllo russo. F.A. Mackensen si sentì libero di ritirare in segreto metà delle sue forze verso la città bulgara di Svištov la quale gli consentiva di mantenere d'occhio il guado del Danubio. La notte del 27 agosto, tre armate romene (Prima, Seconda ed Armata del Nord), si dispiegarono secondo i piani (l'ipotesi "Z"), attraversarono i Carpazi ed entrarono in Transilvania. I combattimenti furono furiosi, e videro attacchi e contrattacchi da ambo le parti fino al 23 settembre. La situazione della Romania nel 1940 era la seguente: stretta tra la Germania “alleata” e Stalin, distante dai suoi alleati, con cui si tenevano regolari incontri segreti. Nonostante tutto, come il resto dei contingenti dell'Asse nella prima parte di Barbarossa, l'esercito rumeno riuscì a penetrare in Bucovina e Bessarabia, tornando così ai confini prebellici, arrivando poi fino in Transnistria. La 4ª Armata romena, operante nel nord del paese, si ritirò senza subire pressioni eccessive da parte degli austro-ungarici, e di conseguenza tutte le truppe romene rientrarono nei propri confini entro il 25 ottobre. Il 22 giugno 1941, alle 3:15 del mattino, la Romania entrava nella Seconda guerra mondiale, partecipando all’invasione congiunta dell’Unione Sovietica con le forze della Germania nazista: una mossa che avrebbe causato ai rumeni una serie di amare sconfitte e grosse perdite, gettando le basi per un significativo cambiamento politico all’interno del paese. Fu più volte titubante, ma poi scelse l'Asse poiché credeva che in caso di vittoria avrebbe poi potuto fare pressioni sui governi Bulgaro e Ungherese, da una posizione paritaria, e poi di certo riteneva che avrebbe riottenuto il controllo su Bessarabia e Bucovina. Proprio in quel giorno, con un attacco aereo della Wehrmacht, la seconda guerra mondiale cominciò anche per i cittadini di Lviv. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Il 25 Ottobre, la Germania Nazista e l’Italia Fascista firmano un trattato di cooperazione; il primo Novembre, vienne annunciata la creazione dell’ … La guarnigione romena di Turtucaia, accerchiata da truppe bulgare e da una colonna di truppe tedesche, si arrese il 6 settembre (vedi: Battaglia di Turtucaia). Ulteriori informazioni su questa immagine. VERSO LA GUERRA – Alla vigilia della seconda guerra mondiale il mondo era attraversato da tensioni di ordine politico ed economico. Nelle aree abitate da romeni, le truppe attaccanti furono caldamente accolte dalla popolazione, che fornì loro aiuti considerevoli sotto forma di rifornimenti, rifugio e orientamento. Come agì la Romania nella Seconda Guerra Mondiale? Questo continuo espandersi del malcontento, stava inevitabilmente spianando il terreno alla Guardia di Ferro che più volte lo stesso Carlo aveva tentato di reprimere. Romania durante la seconda guerra mondiale 1866 L'Europa impone alla Romania il principe Carlo (della famiglia Hohenzolern Sigmaringen) che succede al Principe Alexandru Ioan Cuza. LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Otto giorni dopo, due divisioni di truppe da montagna riuscirono quasi a tagliare fuori una colonna romena che avanzava nei pressi di Nagyszeben (l'odierna Sibiu). A giudicare dalla situazione militare, ci si doveva aspettare che la Romania dovesse solo farsi avanti per decidere la guerra in favore di quelle potenze che per anni hanno cercato di sopraffarci. Quando i bolscevichi conquistarono il potere in Russia e firmarono il trattato di Brest-Litovsk, la Romania rimase isolata e circondata dalle Potenze Centrali e non ebbe altra scelta che negoziare un armistizio, che fu firmato il 9 dicembre 1917 a Focșani. Gli Alleati avrebbero infine inviato 300 tonnellate di rifornimenti al giorno. [14] Questa forza attaccò a nord della Bulgaria a partire dal 1º settembre, mantenendosi sul lato sud del Danubio e dirigendosi verso Costanza. La ragione di questo ennesimo cambio di fronte, fu la volontà di riprendere il controllo della Transilvania (precedentemente ceduta all'Ungheria) e soprattutto la disperata volontà di sedersi al tavolo dei vincitori per tentare di tornare ai confini pre-bellici. Difatti, il crollo rumeno compromise la stabilità di tutto lo schieramento dell'Asse nei Balcani, poiché l'Armata Rossa (che continuava in un'avanzata senza sosta), avrebbe tranquillamente potuto tagliare fuori dallo schieramento le forze tedesche di stanza nel sud della Jugoslavia e nel resto dei Balcani meridionali. Romanzi seconda guerra mondiale: 8 titoli da non perdere. Nel 1881 la Romania diventa regno e il Principe Carlo diventa re con il nome Carlo I. Nonostante ciò i tedeschi rappresentarono solo il 22% delle forze delle Potenze Centrali, mentre quelle austro-ungariche erano il 46% e quelle bulgaro-ottomane il 32%.[20]. Grazie alla rapida conquista del Regno di Serbia, alle inefficaci operazioni Alleate nei confronti del Regno di Grecia, ed avendo interessi territoriali in Dobrugia, l'esercito bulgaro e quello ottomano avevano tutto l'interesse ad affrontare i romeni. La 3ª Armata romena eseguì ulteriori tentativi di resistere all'avanzata nemica a Silistra, Bazargic, Amzacea e Topraisar, ma dovette ritirarsi sotto la pressione di superiori forze nemiche. Il 7 maggio 1918, ed alla luce della corrente situazione politico-militare, la Romania fu costretta a concludere il Trattato di Bucarest con le Potenze Centrali. Istruzione durante la Seconda Guerra Mondiale sotto il comando di A.Hitler e B.Mussolini. Premesse. [9], Gli Alleati accettarono i termini dell'accordo alla fine dell'estate del 1916 con il trattato di Bucarest; secondo alcune fonti, se la Romania fosse entrata in guerra prima dell'offensiva Brusilov, la Russia non sarebbe stata sconfitta. L'improvviso crollo del regime filo-tedesco guidato dal Conducător Ion Antonescu, e il successivo cambio di fronte di quello che rimaneva della Romania ancora libera furono un evento di inaudita importanza geo-politica. Tweet. Il governo romeno firmò un trattato con gli Alleati il 17 agosto 1916 e dichiarò guerra alle Potenze Centrali dieci giorni dopo. : La Romania impiegò, per la maggior parte, velivoli di fabbricazione straniera. Dalla 2^ guerra mondiale alla pandemia del coronavirus Che si stia combattendo una nuova guerra, anche se di diversa tipologia, è dimostrato dal fatto che l’ultima volta che le scuole sono rimaste interrotte per un lungo periodo, risale alla seconda guerra mondiale, quando furono chiuse, a tempo indeterminato, alla fine del 1942. L'esercito austro-ungarico, dopo diversi scontri, si attestò sulle proprie posizioni entro la metà di gennaio 1917. I russi inviarono tre proprie divisioni in appoggio alle operazioni nella Romania settentrionale, ma scarsi rifornimenti. Sebbene Carlo volesse entrare nel primo conflitto mondiale come alleato delle Potenze centrali, l'opinione pubblica ed i partiti politici romeni erano a favore dell'alleanza con la Triplice Intesa. L'insicurezza del sovrano si trasformò in una pacata rassegnazione e accondiscendenza, quando la ''Grande Romania'' venne intaccata dalle varie mutilazioni territoriali dovute ai vari trattati. I tre principali membri dell'Asse erano la Germania, l'Italia e il Giappone. La Seconda Guerra Mondiale: Date principali. N.B. Le montagne erano già coperte di neve, e presto le operazioni sarebbero state rese impossibili dall'arrivo dell'inverno. I combattimenti continuarono nel 1917, quando la Romania nordorientale rimase indipendente a causa della cosiddetta strategia a triangolo, secondo la quale la 4ª Armata (sfuggita alla distruzione grazie alle condizioni meteo di cui sopra), rimase sulle montagne della Moldavia a protezione di Iași nei confronti delle ripetute offensive tedesche. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 2 lug 2019 alle 02:03. svt-40 tokarev. La situazione politica interna rumena, era, all'alba del Secondo arbitrato di Vienna e del trattato di Craiova, enormemente compromessa nella sua stabilità. Essi riaffermarono però la loro fedeltà all'Ungheria. Il Regno di Romania era dominato dai sovrani della dinastia Hohenzollern fin dal 1866.Il re di Romania, Carlo I di Hohenzollern, aveva siglato un trattato segreto con la Triplice Alleanza nel 1883 che prevedeva che la Romania entrasse in guerra solo nel caso in cui l'Impero austro-ungarico fosse stato attaccato. Mackensen a questo punto lanciò un contrattacco a Mărășești, e nello stesso tempo le forze tedesche furono sconfitte ad Oituz. Il libro “dona” la libertà di pensiero a chi lo legge ma durante la Seconda Guerra Mondiale fu lo strumento principale per plagiare le giovani menti dei bambini e dei ragazzi a scuola. La Romania rimase neutrale allo scoppio delle ostilità, sostenendo che l'Austria-Ungheria avesse iniziato il conflitto, e che di conseguenza la Romania non avesse alcun obbligo formale ad intervenire. Durante la guerra, la maggior parte di queste clausole non furono rispettate. I paesi che combatterono la Seconda Guerra Mondiale si schierarono all'interno di due opposte alleanze: quella dell'Asse e quella cosiddetta degli Alleati. La vera disfatta si ebbe però con lo sfondamento delle linee rumene prima, e italiane poi, durante l'Operazione Piccolo Saturno. Durante la II guerra mondiale le forniture di petrolio per la Germania erano ,di importanza strategica fondamentale. Avendo così raggiunto una certa stabilità politica interna, la Romania nel giugno 1941 schierò le sue forze armate a fianco di quelle degli altri Paesi dell'Asse, partecipando all'Operazione Barbarossa contro l'Unione Sovietica. L’ Italia Fascista invade, conquista e si annette l’Etiopia. Alcune fonti sostengono che la Romania entrò in guerra nel momento sbagliato, dato che un'eventuale entrata al fianco degli Alleati nel 1914 o 1915 avrebbe scongiurato la conquista della Serbia. [21] Questo risultò essere un decisivo punto debole nei confronti della capacità romena di portare un'efficace offensiva in Transilvania, dato che si rese necessario dirottare una parte delle truppe sul fronte della Dobrugia. L'esercito romeno era costituito da un numero piuttosto elevato di effettivi, oltre 500.000 uomini distribuiti in 23 Divisioni. Il fallimento dell'offensiva di Salonicco non consentì alla Romania di raggiungere gli obiettivi di "sicurezza garantita" nei confronti della Bulgaria. All'attacco partecipò anche il futuro Maresciallo di Campo Erwin Rommel, allora un giovane tenente. Ferdinando I di Romania ed il governo romeno insisterono per effettuarli in Moldavia e non in Ucraina, come suggerito dai russi. Entro la fine del 1916 egli dovette alleviare le conseguenze delle disfatte romene, e si occupò della distruzione dei pozzi petroliferi romeni, in modo che non potessero essere sfruttati dai tedeschi.[12]. 1940 la cessione della Bessarabia e, con sorpresa, anche della Bucovina settentrionale che in. L'ammiraglio Horthy fu successivamente nominato reggente d'Ungheria dai romeni. Dopo la caduta di Cernavodă, la difesa della parte di Dobrugia ancora non occupata fu demandata ai soli russi, che furono gradualmente respinti verso le paludi del delta del Danubio. Dopo diverse settimane, egli concentrò le sue truppe migliori (i reparti d'élite Alpen Korps) a sud per effettuare un attacco contro il passo Vulcan, cosa che avvenne il 10 novembre. Giuliano Da Frè, La Marina tedesca 1939-1945, Odoya, 2013, ISBN 978-88-6288-191-3. Quando però i sovietici giunsero praticamente alle porte Bucarest, il figlio di Carlo II, Michele I di Romania, suo successore, optò per un ulteriore cambio di schieramento, firmando una resa incondizionata con L'URSS e schierandosi al suo fianco per il resto del conflitto. Francia e Regno Unito offrirono un supporto significativo: 150.000 fucili, 2.000 mitragliatrici, 1.300.000 granate e 355 pezzi di artiglieria arrivarono da occidente, ed una missione militare francese, forte di 1.600 uomini e comandata dal generale Henri Mathias Berthelot, soprannominato "taica Bertălău"[15] dai romeni, supervisionò il processo ed aiutò a riaddestrare le truppe romene.