Significativo è anche, il 22 ottobre, il rinnovo per due anni dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, firmato a Pechino nel 2018 e riguardante la nomina dei vescovi. Dal punto di vista delle riforme, nell’anno che sta per terminare Francesco firma diversi documenti: a marzo, promulga la legge CCCLI sull’ordinamento giudiziario dello Stato Città del Vaticano che sostituisce quella in vigore dal 1987, dando una maggiore indipendenza ai magistrati e semplificando il sistema grazie ad una separazione più specifica tra magistratura inquirente e giudicante. "La festa annuale di Gesù Nazareno è una dimostrazione della fede in Cristo. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Pubblichiamo di seguito il testo integrale. Spetta dunque a questo Paese costruire un ponte, per usare un’espressione cara a Francesco, tra un anno che se ne va e un altro che arriva, foriero di nuove speranze. Il lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19 è imminente. Ai suoi piedi, depone un mazzo di rose bianche, insieme alle speranze di tutta l’umanità. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. Nell’Enciclica, il Pontefice indica la fraternità e l’amicizia sociale come vie primarie per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti. La pandemia di COVID-19 attualmente in corso riguarda la diffusione a livello globale della cosiddetta "malattia da nuovo coronavirus", meglio nota con la sigla di COVID-19.. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Dura anche la condanna dell’aborto come "servizio essenziale" umanitario. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Il terzo videomessaggio è indirizzato ai partecipanti all’incontro on line, in Vaticano, sulla crisi in Siria e in Iraq, promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza. All’inizio di ogni celebrazione, il Papa prega per una categoria particolare di persone: malati, defunti, operatori sanitari, carcerati, anziani, famiglie, lavoratori essenziali, artisti, ma anche per i pastori e le autorità, chiamate a scelte difficili. Verso la fine del 2020 cambia la composizione del Collegio Cardinalizio: il 28 novembre il Pontefice crea 13 nuovi porporati, chiamandoli al nuovo incarico dalle periferie del mondo. Per l’occasione, il Papa stabilisce che, d’ora in poi, la celebrazione diocesana della Gmg venga trasferita dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Cristo Re. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. â€œÈ un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa ‘ingabbiato’ nella Biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino”, dice Francesco, all’inizio del collegamento. Possiamo trasformare questo momento anche in un tempo privilegiato da dedicare alla preghiera personale e in famiglia. Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Fino al 31 dicembre 2020, il Papa reciterà la preghiera mariana 58 volte, trovando l’occasione per lanciare appelli alla pace e alla solidarietà in molti Paesi schiacciati da guerre e calamità naturali. Un terzo ciclo di catechesi, da gennaio a fine aprile, viene dedicato invece alle Beatitudini. Davanti a quella Croce, il Papa invita l’umanità a non avere paura e ad affidarsi al Signore: “Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati – dice - Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Nel rito del 28 novembre, che si svolge nel rispetto delle normative anti-Covid e con diversi porporati in video-collegamento, il Papa esorta i cardinali a non cedere alla “corruzione nella vita sacerdotale”, affinché “il rosso porpora dell’abito cardinalizio, che è il colore del sangue”, non diventi “per lo spirito mondano, quello di una eminente distinzione”. MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA IN TEMPO DI EPIDEMIA . Non avete ancora fede?». Il 25 settembre Francesco si rivolge alla 75.ma Assemblea generale delle Nazioni Unite e lancia un forte monito alla comunità internazionale perché ponga fine alla corsa agli armamenti, tuteli i diritti dei migranti e ripensi i sistemi economici e finanziari. Infine, il 28 dicembre, con il Motu proprio “Circa alcune competenze in materia economico-finanziaria”, la gestione di fondi e immobili della Segreteria di Stato, compreso l’Obolo di San Pietro, viene trasferita all’Apsa. Al termine del rito, il Papa non pronuncia alcun discorso, ma il suo silenzio orante è più forte di ogni altra parola. E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7). Il testo è uno dei frutti del summit sulla tutela dei minori nella Chiesa, svoltosi in Vaticano nel febbraio 2019. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il 24 maggio, poi, viene lanciato uno speciale “Anno della Laudato si’”, mentre il 12 dicembre Papa Francesco invia un videomessaggio ai partecipanti all’“High Level Virtual Climate Ambition Summit”, la videoconferenza dell’Onu sul clima. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Ed in quel momento, è come se il Papa mettese Cabo Delgado sulla mappa del mondo. Davanti alla sofferenza, dove si misura il vero sviluppo dei nostri popoli, scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Pregando per il Brasile in tempo di pandemia”. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. La particolare condizione che stiamo vivendo ci chiede di accogliere l’invito a restare il più possibile a casa permettendoci di riscoprire la gioia di un tempo condiviso. Video Il potere della preghiera 🙏🏻 Invocazione dello Spirito Santo 🔥con la Crociata di preghiera 51 + Crociata di preghiera 33 Il Sigillo del Dio vivente + Crociata di Preghiera 59🙏🏻 📖 💌 8 febbraio 2012 - Vergine Maria: il maligno non si darà pace fino a quando la Chiesa Cattolica non sarà messa in ginocchio. È il giorno del primo Angelus di Papa Francesco recitato, in diretta audio-video, dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico. Come un grido che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio”. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Ma il 2020 si apre con un altro documento fondamentale di Francesco: l’Esortazione apostolica “Querida Amazonia”, frutto del Sinodo speciale per la Regione panamazzonica svoltosi in Vaticano nell’ottobre 2019. Portella Amado. Diffuso il 12 febbraio, il testo rappresenta l’auspicio di Francesco per una Chiesa dal volto amazzonico e traccia nuovi cammini di evangelizzazione e di cura dell’ambiente e dei poveri. “Un pensiero insistente mi accompagna pensando all’Iraq – aveva detto allora - perché possa guardare avanti attraverso la pacifica e condivisa partecipazione alla costruzione del bene comune di tutte le componenti anche religiose della società”. E che cosa fa? Sempre a novembre, martedì 10, viene pubblicato il “Rapporto sulla conoscenza istituzionale e il processo decisionale della Santa Sede riguardante l’ex Cardinale Theodore Edgar McCarrick”. Ma pare fosse rimasto, come tanti connazionali, senza lavoro causa pandemia. «Perché avete paura? È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. Il 2020 vede anche il quinto anniversario della seconda Enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’”: per questo, il 18 giugno viene diffuso il documento “In cammino per la cura della casa comune”, elaborato dal Tavolo Inter-dicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale e che mira ad interpellare ogni cristiano ad una sana relazione con il Creato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”. Cari amici di Duc in altum, dopo quelle di don Nicola Bux e di Ettore Gotti Tedeschi, vi propongo la preghiera di fine anno che mi è stata inviata da don Alberto Strumia. È facile ritrovarci in questo racconto. PRESIEDUTO DAL SANTO PADRE . Nel videomessaggio, Francesco dichiara l’impegno del Vaticano “a ridurre a zero le emissioni nette prima del 2050, intensificando gli sforzi di gestione ambientale” per rendere possibile “l’uso razionale delle risorse naturali, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la riforestazione, e l’economia circolare anche nella gestione dei rifiuti”. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. SUPPLICA ALLA BEATA VERGINE DI LORETO_In tempo di Pandemia. (Rm 12,12) Fratelli e sorelle, vorremmo accostarci a ciascuno di voi e rivolgervi con grande affetto una parola di speranza e di consolazione in questo tempo che rattrista i cuori. In lui, dice, troviamo tre “tracce di Buon Pastore: la preghiera, la vicinanza al popolo, l’amore alla giustizia”. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti. Vi è inoltre un Sussidio preparato per la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e l'elenco delle iniziative promosse dalle diocesi italiane La proroga è seguita, il 24 novembre, dalla nomina di un nuovo presule, Monsignor Tommaso Chen Tianhao, che guiderà la diocesi di Qingdao. La preghiera e l’emergenza sanitaria ritornano anche nelle catechesi delle Udienze generali del 2020: alla prima, infatti, il Papa dedica un intero ciclo che inizia il 6 maggio e riprende il 7 ottobre. Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. «Venuta la sera» (Mc 4,35). Sagrato della Basilica di San Pietro Venerdì, 27 marzo 2020 . Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. La sera del 10 aprile, a meno di un mese dall’intenso momento di preghiera del 27 marzo, Piazza San Pietro torna a fare da scenario ad un’altra preghiera, altrettanto sentita: la Via Crucis, scritta dai detenuti del carcere “Due Palazzi” di Padova. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Francesco si sposta soltanto in Italia: il 23 febbraio si reca a Bari in occasione dell’Incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace”: qui, dalla Basilica di San Nicola, il Pontefice invoca la pace e la fratellanza, perché la guerra “è una pazzia alla quale non ci possiamo rassegnare. Tale passaggio, preannunciato lo scorso agosto con una lettera del Papa al cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, è stato messo a punto da un’apposita “Commissione di passaggio e di controllo” istituita all’inizio di novembre e diverrà operativo il prossimo 1° gennaio. L’ultima diretta si tiene la mattina del 18 maggio dalla Basilica Vaticana: quel giorno, ricorre il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II e Papa Francesco celebra la Messa nella cappella dedicata al Papa polacco. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli. È lì, infatti, che da solo, sotto la pioggia, Francesco presiede, la sera del 27 marzo, Venerdì di Quaresima, il Momento straordinario di preghiera in tempo di pandemia. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. Il documento offre anche al Papa l’occasione per ribadire il no alla guerra e per richiamare alla consapevolezza che, in un mondo globalizzato, ci si può salvare solo insieme. La Lettera è accompagnata da un Decreto della Penitenzieria Apostolica con cui viene annunciato uno speciale “Anno di San Giuseppe” che si concluderà l’8 dicembre 2021. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Una visita che Francesco desidera fortemente, tanto da aver espresso l’intenzione di realizzarla sin dal giugno 2019, nell’udienza ai partecipanti alla Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali (Roaco). Lo stesso silenzio, colmo di fede, lo accompagnerà, mesi dopo, in Piazza di Spagna, a Roma: è l’alba dell’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione, e il Papa, con il volto coperto dalla mascherina e un ombrello a ripararsi dalla pioggia, si raccoglie in preghiera davanti alla colonna sormontata dalla statua della Vergine. All’Angelus del 27 dicembre, poi, Francesco annuncia che il 19 marzo 2021, proprio nella Solennità del padre putativo di Gesù, verrà inaugurato l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” che si concluderà il 26 giugno 2022 con il decimo Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma. La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità.