c. Sytraval, causa C-367/95 P, sentenza 2 aprile 1998, Racc. 327 c.p.c.. Per tali motivi, dunque, l’appello deve essere integralmente rigettato. 193 commi 1 e 2 C.d.S., per aver lasciato in sosta sulla pubblica via il veicolo a lui intestato, privo di copertura assicurativa e dellâart. Lucia impugnava l'ordinanza ingiunzione, emessa dal Prefetto di Roma, n. 00091090034564 ... in mancanza dell'autografia della sottoscrizione i dati estrinseci nel suo contesto documentativo ... Sentenza Nº 23073 della Corte Suprema di Cassazione, 11-11-2016 Tutti i diritti riservati.Partita Iva ACI 00907501001, articolo_ordinanza_motivazione_tallini_02.pdf. Barra, in www.iussit.it), il quale ha annullato unâordinanza-ingiunzione del Prefetto, giacchè essa, nella prima parte, prendeva in considerazione solo il ricorso dellâobbligato in solido e nella seconda parte soltanto il ricorso del trasgressore, ingiungendo tuttavia ad entrambi di pagare la somma fissata. 203 del codice della strada prevede che, in caso di ricorso al prefetto avverso il verbale di contestazione di illecito, “il responsabile dell’ufficio o del comando cui appartiene l’organo accertatore è tenuto a trasmettere gli atti al prefetto nel termine di sessanta giorni dal deposito o dal ricevimento del ricorso nei casi di cui al comma 1 e dal ricevimento degli atti da parte del prefetto nei casi di cui al comma I-bis. Ai sensi dell'art.6 del D.Lgs. 01/02/2006, 24/11/2005, 04/11/2005 e 21/09/2005). In via preliminare, in rito, occorre rilevare che l’appello è ammissibile, nonostante sia stato irritualmente introdotto con atto di citazione. Se il ricorrente non si presenta alla data fissata per lâaudizione, senza allegare giustificazione della sua assenza, il prefetto decide sul ricorso, senza ulteriori formalità. un. Sotto tale profilo è destituita di fondatezza l’affermazione secondo cui il trasgressore, al momento dell’accertamento, non si trovava alla guida del ciclomotore, ma lo stava spingendo a mano, e con motore spento, presso un’autofficina per farlo riparare, in quanto essa non trova alcun riscontro nel verbale redatto dagli agenti della polizia i quali davano atto di una diversa condotta dell’odierno appellante. TRIBUNALE DI TRANI, Il Tribunale di Trani, Sezione Civile, in persona della dott.ssa, in funzione di giudice unico, all’odierna udienza, lette le note di trattazione scritta depositate dall’appellante, ha pronunciato la seguente, SENTENZA n. 801/2020 pubblicata il 18/05/2020, a seguito di trattazione scritta, ai sensi dell’art. La Prefettura si costituiva e contestava le avverse deduzioni, chiedendo la conferma del provvedimento impugnato. Tra i Giudici di pace si v. in particolare le decisioni adottate da quello di Bari, secondo cui âaffinché l'obbligo di motivazione dell'ordinanza-ingiunzione possa dirsi effettivamente e compiutamente assolto, non è sufficiente che il prefetto si riporti alle risultanze degli accertamenti, delle deduzioni e delle valutazioni dell'organo accertatore per confermarne la fondatezza, ma è altresì necessario che egli prenda posizione in relazione alla infondatezza dei motivi prospettati dal trasgressore con il ricorso proposto in via amministrativa, dando conto â sia pure succintamente â delle ragioni di fatto e di diritto che ne hanno comportato il rigettoâ (così Giudice di pace di Bari, VI° sez., sentt. Eâ il caso della Ordinanza n. 20617 del 31 luglio 2019 emessa dalla Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. consente, in caso di mancata sottoscrizione autografa dell'atto da parte dello stesso, che essa possa essere effettuata da persona abilitata per legge a sostituirlo, o da persona a ciò delegata da chi ne ha il potere. 204 CDS, la mancata audizione dell’interessato e la non corrispondenza al vero della circostanza che il XXX fosse alla guida del ciclomotore. A ciò va aggiunto che i medesimi provvedimenti prefettizi vengono adottati (sempre a Roma) attraverso lâutilizzo di moduli prestampati ed uniformi e senza alcun riferimento al caso esaminato.Orbene, questo modus operandi dellâamministrazione è (a mio avviso) illegittimo, giacchè non rispetta le prescrizioni della legge sul procedimento amministrativo e, segnatamente, lâobbligo di motivazione: viceversa, qualsiasi provvedimento amministrativo â ai sensi dellâart. per l’adozione dell’ordinanza ingiunzione. Sez. 6, prevede l’applicabilità del rito del lavoro alle controversie previste dall’art. (16) Così Giudice di pace di Roma, Dott.ssa Andreoni, 17/05/2005, n. Lâeventuale motivazione di atti non provvedi mentali ha un diverso significato giuridico: essa esplicita allâesterno la congruità di scelte, valutazioni o determinazioni che non coinvolgono direttamente situazioni giuridiche, avendo un esclusivo rilievo endoprocedimentaleâ. n. 18/2020, conv. Presidente Petitti â Relatore Cosentino Fatto e diritto Rilevato che: la società Plura di R.G. Infine, eccepiva l'assenza di sottoscrizione da parte del Prefetto e l'incompetenza del vice Prefetto aggiunto. 83 7° co. lett. 3, l. n. 241/1990 (2) e, nel caso, di ordinanza-ingiunzione (anche) ex art. Ordinanza ingiunzione, mancata audizione dell’interessato, Provvedimento amministrativo e sua eventuale disapplicazione, Impugnazione del lodo arbitrale, nullità del lodo, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. ), al fine del perseguimento delle finalità pubbliche obiettivate dallâordinamentoâ (così le decisioni nn. n. 1611/1931, l’amministrazione appellata è rimasta contumace. L'ordinanzaâingiunzione è un atto della pubblica amministrazione con il quale si notifica al soggetto il tipo di violazione e l'ammontare di una sanzione pecuniaria per la stessa prevista.Questa fase è successiva al decorso del termine per il pagamento in misura ridotta possibile nel termine indicato nel verbale di accertamento dell'infrazione ("multa"). Dunque, nel caso di appello introdotto con atto di citazione anziché ricorso, ai fini della tempestività del gravame, ciò che rileva non è la data in cui l’atto di citazione in appello è stato avviato alla notifica (7.2.2014), ma la data di deposito di tale atto (i.e. (6) Occorre tener presente che la legge raggruppa in unâunica definizione sia ciò che parte della dottrina qualificava in precedenza come motivazione in senso stretto (indicazione dei motivi), sia la c.d. );3) l'organo che ha effettuato l'accertamento, ricevuto il ricorso o ricevuti gli atti trasmessi dal Prefetto, deve trasmettere le proprie deduzioni e documenti al Prefetto nel termine perentorio di sessanta giorni dal ricevimento (art. dovrà puntualmente motivare se disattende le rappresentazioni dei privati interessati ex art. 10, l. n. 241, cit. Ciò interrompe il decorso di tutti i termini perentori indicati (art. ha proposto ricorso, sulla scorta di cinque motivi, per la cassazione della sentenza del tribunale di Torino che, confermando la sentenza del giudice di pace della stessa città, ha respinto lâopposizione dalla stessa proposta contro lâordinanza ingiunzione [â¦] 204 C.d.s., più 60 giorni in caso di invio del ricorso all'indirizzo dellâorgano accertatore;6) il prefetto deve notificare lâordinanza entro e non oltre 150 giorni dalla sua adozione. 98 Cost. Caciotti, n. avverso il verbale di contestazione del 3.8.2011, il Comando di Polizia territorialmente competente ha trasmesso gli atti al Prefetto ai sensi dell’art. Sulla motivazione in corso di giudizio si v. invece Cons. ***, la violazione degli artt. gius. MIMMO CAROLA Commento del Dott. & C. s.a.s. un., 27/04/2006, n. Il successivo art. 149/1993. 203 c.d.s. Segue: il caso dellâordinanza-ingiunzione del Prefetto. La motivazione, in queste ipotesi, soddisfa lâesigenza che siano esplicitate le ragioni per cui tale vicenda intersoggettiva è prodotta e deve giustificare le modalità e i mezzi concreti scelti dallâamministrazione per perseguire lâinteresse pubblico affidato alle sue cure. Sicchè, âla mancata indicazione nellâordinanza-ingiunzione dellâavvenuto adempimento nei tempi previsti delle singole fasi del procedimento determina la nullità assoluta dello stessoâ¦nel caso di specie il prefetto non ha indicato quando sono stati trasmessi gli atti tra gli uffici (20)â.In altri termini, affinchè lâobbligo di motivazione sia adempiuto, lâautorità prefettizia (almeno quella di Roma) dovrebbe non solo cominciare a fare sempre riferimento alle ragioni prospettate dal ricorrente (mediante scritti, documenti e audizione personale) e, dunque, non utilizzare moduli prestampati (21), ma anche indicare i tempi impiegati nelle singoli fasi del procedimento irrogativo dellâordinanza-ingiunzione, pena â come visto â la nullità della stessa. In data 4.11.2011 XXX presentava, tramite a/r, ricorso al Prefetto. p. I-1719, punto 67). n. 103/2007, in www.cortecostituzionale.it, punto n. 3.1. del Considerato in diritto). (7) Si tenga però presente che, almeno nel giudizio incidentale di costituzionalità , non possono avere ingresso questioni motivate solo per relationem, âdovendo il rimettente rendere esplicite in ciascuna ordinanza le ragioni per le quali ritenga rilevante e non manifestamente infondata la questione sollevata, mediante una motivazione autosufficiente, non sostituibile dal rinvio al contenuto di altre ordinanze, anche se emanate dallo stesso giudice nel medesimo giudizioâ (così ex plurimis, Corte cost. (9) Su cui si v. però E. CASETTA, Manuale di diritto amministrativo, cit., p. 486, secondo cui âla stessa situazione può dar luogo al vizio di violazione di legge e a quello di eccesso di potere (si pensi al difetto di istruttoria, fase questâultima disciplinata dalla legge). sez. (3) Su cui si v. E. CASETTA, Manuale di diritto amministrativo, p. 489, cit. A tal proposito non appare superfluo precisare che il primo grado di giudizio è stato introdotto il 7.9.2012, ovvero, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs n.150/2011 (6.10.2011), il cui art. Come noto, il principio di pubblicità dell’udienza – di rilevanza costituzionale in quanto, seppur non esplicitato dalla Costituzione, è connaturato ad un ordinamento democratico e previsto, tra gli altri strumenti internazionali, segnatamente dall’art. In ogni caso, lâistituto in esame non va confuso col difetto di motivazione â una delle figure sintomatiche dellâeccesso di potere â che invece ricorre non in assenza di motivazione, ma quando la motivazione medesima sia insufficiente (perché non considera alcune circostanze), incongrua (in quanto da peso indebito ad alcuni profili), contraddittoria, apodittica, dubbiosa (è tale quella che richiama fatti che si assumono non certi), illogica e perplessa (9). Tali considerazioni trovano autorevole conforto nella unanime recentissima giurisprudenza della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione Sent. 11 R.D. Precetto, questo, che è alla base della stessa distinzione funzionale dei compiti tra organi politici e burocratici e cioè tra lâazione di governo â che è normalmente legata alle impostazioni di una parte politica, espressione delle forze di maggioranza â e lâazione dellâamministrazione, la quale, nellâattuazione dellâindirizzo politico della maggioranza, è vincolata, invece, ad agire senza distinzioni di parti politiche e dunque al «servizio esclusivo della Nazione» (art. 83 comma 7 lett. 2. Corte di Cassazione sez. n. 18/2020, conv. Stante la contumacia dell’ente appellato, non può procedersi alla liquidazione delle spese del presente grado di giudizio, non avendo il contumace espletato alcuna attività processuale e sopportato alcun costo da rimborsare (in tal senso, Cass. In particolare, l’art. 35969. 204, comma 1, c.d.s. Fanno eccezione gli atti normativi e gli atti a contenuto generale (4) (art. La pronuncia in esame ha avuto origine dal fatto che GIULIO CAIO, con ricorso del 2011 proponeva opposizione avverso lâordinanza-ingiunzione con la quale gli era stato ingiunto il pagamento di 3.059,81 euro, a causa della violazione dellâart. Per quanto generico nel richiamo alle norme, la motivazione deve far comunque riferimento al caso specifico, che non può ritenersi implicito (14)â. 13 comma 1 quater D.P.R. mancata allegazione del verbale. Ipotesi di carenza di motivazione, 1. 161/2008, 103 e 104/2007, in www.cortecostituzionale.it, si v. rispettivamente i punti n. 3.2., 9.2., 2.9. dei Considerato in diritto). Il Giudice di Pace, infatti, non tiene conto che la legge, attribuendo il potere di emettere l'ordinanza-ingiunzione al Prefetto (art. Con riferimento al primo motivo di appello, il Giudice di prime cure ha fatto buon governo delle regole del Codice della Strada che si disciplinano il ricorso al Prefetto e il relativo procedimento. Sulla mancata sottoscrizione dellâordinanza ingiunzione e del verbale, la Corte ha ritenuto che ciò sia possibile quando tali documenti siano prodotti con sistemi meccanizzati purchè ne sia individuabile lâautore ed inoltre, corretta sia la motivazione del provvedimento effettuata per relationem agli atti. (21) Sul punto si v. Giudice di pace di Roma, Dott.ssa Ferri, 01/02/2006, n. 5632, che ha censurato il modus operandi del Prefetto, il quale âha fittiziamente e solo apparentemente esaminato il ricorso in quanto per motivarne il rigetto ha usato un modulo prestampato e privo di riferimenti sostanziali al caso di specieâ. - Scritto da La Redazione on 14 Gennaio 2013. Con atto di citazione notificato il 7.20/2/2014 alla Prefettura di ***, XXX ha proposto, appello sulla scorta dei seguenti motivi: 1. nullità dell’ordinanza per accoglimento tacito del ricorso; 2. mancata audizione dell’interessato; 3. Il termine per l’emissione dell’ordinanza ingiunzione è, pertanto, di centoventi giorni, che decorrono dalla data in cui il prefetto riceve gli atti dall’ufficio accertatore. La carenza di motivazione dellâordinanza-ingiunzione del Prefetto, SOMMARIO: 1. secondo cui âse lâobbligo di motivazione stabilito dallâart. 13, l. n. 241, cit.). Ordinanza ingiunzione â mancata audizione del ricorrente da parte del Prefetto â nullità del procedimento â accoglimento del ricorso â 28.09.07. E' illegittima l'ordinanza ingiunzione del Prefetto se non viene provata in giudizio l'avvenuta convocazione richiesta dal ricorrente. amm. civ., Sez. Con sentenza n., pubblicata il 24.10.2013 il GDP di Trani ha rigettato l’opposizione proposta, confermando l’ordinanza ingiunzione n. emessa il 27.4.2012 dal Prefetto di ***. 13 comma 1 quater D.P.R. dell'ordinanza ingiunzione in quanto emessa oltre il termine dl 210 giorni prescritti dagli artt.203 e 204 c.d.s. Se lo fa, il suo provvedimento è un provvedimento di rigetto, che non può risultare sprovvisto dell'ordinanza ingiunzione di pagamento 83 settimo comma lett. Sullâobbligo di motivazione ex art. E' illegittima l' ordinanza ingiunzione del Prefetto se non viene provata in giudizio l' avvenuta convocazione richiesta dal ricorrente - Diritto.it La Prefettura riceveva tale documentazione in data 19.1.2012. (4) Su cui si v. Corte cost., n. 379/2004 (la si v. in www.cortecostituzionale.it), in cui si è affermato che lo Statuto regionale può tuttavia sancire lâobbligo di motivazione per questi atti (punto n. 5 del Considerato in diritto). Barca, 12/06/2006. De Masi, Rel. Accade sempre più spesso che le ordinanze-ingiunzioni del Prefetto (quantomeno di quello di Roma) siano completamente prive dei motivi prospettati â negli scritti difensivi â dal ricorrente. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Ciò al fine di verificare che lâordinanza-ingiunzione sia stata emessa nel rispetto dei termini perentori indicati agli articoli 203 e 204 C.d.S. 24.07.2009 n. 17355). In tal caso, il mancato esame da parte dellâautorità prefettizia di tali deduzioni, comporterebbe, non solo lâannullamento dellâordinanza-ingiunzione per carenza di motivazione (16), ma anche â secondo il Giudice di pace di Roma â âla violazione dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, sanciti costituzionalmente (17)â.A ciò va aggiunto che, secondo le Sezioni unite della Suprema Corte di cassazione, lâobbligo di motivazione âdeve riguardare, a pena di nullità , anche i tempi impiegati nelle singole fasi del procedimento (18)â. Da ciò discende che l’appello avverso la sentenza di primo grado, da proporsi con ricorso, è inammissibile ove l’atto sia stato depositato in cancelleria oltre il termine di decadenza di trenta giorni dalla notifica della sentenza o, in caso di mancata notifica, oltre il termine lungo di cui all’art. con modifiche con L. n. 27/20, consente, per le udienze in cui non è richiesta la presenza di soggetti diversi dai difensori, di disporre la trattazione scritta della causa, con deposito di “note di trattazione d’udienza” da parte dei difensori e adozione del provvedimento decisorio fuori udienza. Copyright © 2015 ACI. Fatta questa precisazione, nel caso di specie, risulta che, proposto, da parte dell’appellante, in data 4.11.2011, ricorso al prefetto ex art. (1) Avvocato del foro di Roma e dottorando di ricerca in diritto pubblico nellâUniversità LUISS Guido Carli di Roma. 203, comma l, C.d.s. 17, l. n. 689/1981 â deve essere sempre motivato, pena la sua nullità (3). (18) Così Cass. operano su un piano esclusivamente processuale, mentre la denunciata illegittimità della norma opera su un piano sostanzialeâ. Secondo ormai consolidata giurisprudenza âin tema di ordinanza ingiunzione per lâirrogazione di sanzioni amministrative â emessa in esito al ricorso facoltativo al Prefetto, ai sensi del D.Lgs. Ciò significa che, ai fini del requisito della motivazione, è pur sempre necessaria unâattenta interpretazione dellâatto stesso: almeno in questo atti provvedi mentali e non provvedi mentali non differisconoâ. Così, ad esempio, secondo la giurisprudenza consolidata del Consiglio di Stato (diverso lâorientamento di alcuni T.A.R. h) D.L. (8) Così E. CASETTA, Manuale di diritto amministrativo, cit., p. 489. Nel merito l’appello non è fondato e, pertanto, deve essere rigettato. Detto adempimento â continua il Giudice di pace â âè indispensabile al fine di permettere a chi riceve lâingiunzione di controllare il rispetto della legge da parte dellâamministrazione nello svolgimento della procedura amministrativa che ha portato allâapplicazione di una sanzione nei suoi confrontiâ. A seguito della rinnovazione della citazione, disposta con ordinanza del 15.4.2019 per nullità della notifica effettuata direttamente alla Prefettura anziché all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di ***, ai sensi dell’art. 45263. Colarusso, 24/11/2007, n. (19).Sulla scorta di tale ulteriore profilo, sempre il Giudice di pace di Roma â nellâaccogliere un ulteriore ricorso â ha avuto modo di ribadire, con una certa chiarezza, che âvi è un ulteriore onere dellâamministrazione, la cui omissione determina la nullità del provvedimento amministrativoâ. In assenza di attività istruttoria, all’udienza odierna, dopo il deposito di note conclusive e delle note di trattazione scritta, ai sensi dell’art. 9591. civ., 13/04/2006, n. 8649. ha risolto il problema del âseâ motivare: sicchè la mancanza di motivazione (detta anche carenza di motivazione) configura lâipotesi di violazione di legge. ), non andrebbe motivata la attribuzione del punteggio nei pubblici concorsi, trattandosi di attività non provvedimentale, ma di giudizioâ¦La differenza fra atti provvedi mentali e atti non provvedi mentali per quanto attiene allâobbligo di motivazione risulta peraltro coerente con la distinzione fra le due categorie di atti in ordine agli effetti giuridici: solo dagli atti provvedi mentali scaturiscono effetti rilevanti sul piano dellâordinamento generale, consistenti nella modificazione, costruzione o estinzione di situazioni giudiriche soggettive. e deve dar conto delle risultanze istruttorie. Il Tribunale di Trani, Sezione civile, in composizione monocratica, in persona della dott.ssa, definitivamente pronunciando sull’appello proposto dalla XXX, con atto di citazione notificato il 7.20/2/2014 (rinnovato il 7.5.2019) ed iscritto a ruolo il 18.2.2014 avverso la sentenza n. /2013 del Giudice di Pace di Trani, così provvede: – dichiara la contumacia della Prefettura di Bari; – nulla per le spese del presente grado di giudizio; – dà atto della sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. Gli atti corredati dalla prova della avvenuta contestazione o notificazione, devono essere altresì corredati dalle deduzioni tecniche dell’organo accertatore utili a confutare o confermare le risultanze del ricorso” (comma 2). Unite, n. 1786 del 28/01/2010 e, da ultimo, in senso conforme, Cass., Ord., 7.8.2019 n. 21146). Ordinanza ingiunzione, la mancata audizione dell’interessato che ne abbia fatto richiesta in sede amministrativa non comporta la nullità del provvedimento. 30 aprile 1992, n. 285, ovvero a conclusione del procedimento amministrativo ex art. Con ricorso depositato il 22 maggio 2001, D.S. Il procedimento è stato iscritto a ruolo il 18.2.2014. REPUBBLICA ITALIANA 204, comma 1-ter, C.d.s. (15) In tal senso Giudice di pace di Civitavecchia, Dott. 18 della legge 24 novembre 1981, n. 689 – la mancata audizione dell’interessato che ne abbia fatto richiesta in sede amministrativa non comporta la nullità del provvedimento, in quanto, riguardando il giudizio di opposizione il rapporto e non l’atto, gli argomenti a proprio favore che l’interessato avrebbe potuto sostenere in sede di audizione dinanzi all’autorità amministrativa ben possono essere prospettati in sede giurisdizionale” (così Cass. Con riferimento al secondo motivo di doglianza, attinente la mancata audizione dellâinteressato, il giudice di prime cure ha fatto corretta applicazione del consolidato orientamento della Suprema Corte di Cassazione secondo cui âIn tema di ordinanza ingiunzione per lâirrogazione di sanzioni amministrative â emessa in esito al ricorso facoltativo al Prefetto, ai sensi dellâart. Sicchè, âla mancata indicazione nellâordinanza-ingiunzione dellâavvenuto adempimento nei tempi previsti delle singole fasi del procedimento determina la nullità assoluta dello stessoâ¦nel caso di specie il prefetto non ha indicato quando sono stati trasmessi gli atti tra gli uffici (20)â. Detto termine resta sospeso fino alla data di espletamento dellâaudizione o, in caso di mancata presentazione del ricorrente, comunque fino alla data fissata per lâaudizione stessa. );5) il Prefetto, se non decide per l'archiviazione ha l'obbligo di adottare l'ordinanza ingiunzione entro e non oltre i seguenti termini perentori:a) il termine indicato al comma 1 dellâart 204 C.d.s (più volte modificato ed allungato al fine di permettere al Prefetto di provvedere con più facilità ), più 90 giorni in caso di trasmissione del ricorso direttamente al Prefetto;b) il termine indicato al comma 1 dell'art. 327 cod. civ., 16/04/2008, n. 10043; Cass. (20) Così Giudice di Pace di Roma, Dott. Irrilevante la mancata audizione ai fini della legittimità dellâordinanza ingiunzione del Prefetto . Del resto, la tendenza a codificare i sintomi dellâeccesso di potere mira a consentire lâindividuazione di una regola di comportamento generale, che contraddice lâessenza stessa di tale vizio, allorchè il legislatore recepisce lâindicazione giurisprudenziale ponendo una corrispondente norma scrittaâ. IN NOME DEL POPOLO ITALIANO (11) Sul punto si v. E. CASETTA, Manuale di diritto amministrativo, cit., p. 49°, il quale rileva che âlâesclusione del dovere di motivazione degli atti a contenuto generale non impedisce peraltro che, quando in essi siano contenute clausole specifiche di peculiare applicazione, queste possano essere considerate provvedi mentali, e quindi debbano essere motivate. Con riferimento all’ultimo motivo di impugnazione, va evidenziato che “nel procedimento di opposizione ad ordinanza ingiunzione relativa al pagamento di una sanzione amministrativa, sono ammesse la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto, inerenti alla violazione, che non siano attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l’atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva, mentre sono riservati al giudizio di querela di falso, nel quale non sussistono limiti di prova e che è diretto anche a verificare la correttezza dell’operato del pubblico ufficiale, la proposizione e l’esame di ogni questione concernente l’alterazione nel verbale della realtà degli accadimenti e dell’effettivo svolgersi dei fatti, pur quando si deducano errori od omissioni di natura percettiva da parte dello stesso pubblico ufficiale” (in tal senso, Cass., 14.02.2013 n. 3705; nonché, Cass., 2.02.2011, n. 2434).